Una natività di solo sale

Si tratta di un presepe veramente originale esposto permanentemente nelle sale del museo, creato con grande pazienza nel 1992 da un anziano salinaro, Agostino Finchi. Sono circa 15 le statuette alte dai 10 ai 40 cm che rappresentano i personaggi classici della natività: Gesù bambino, Maria ,Giuseppe, il bue, l’asinello, i re magi ed i pastori. E' conservato in una teca di vetro che lo ripara dall’umidità mentre una lampada sempre accesa lo mantiene a una temperatura che varia da 25 a 30° per evitare che possa alterarsi.

Ogni statuetta contiene all’interno una sagoma modellata che costituisce il nucleo centrale della pigna salina, di materiale resistente al deterioramento corrosivo e alla trasformazione chimica provocata dal contatto con il cloruro di sodio (metallo e plastica). La sagoma, immersa nell’acqua salata dei bacini di acqua madre di quarta e quinta evaporazione per circa trenta giorni, comincia ad essere avvolta da cristalli di sale che si formano attraverso l’azione del sole. Poichè il sale cristallizza in modo irregolare, quotidianamente viene corretta a mano dal salinaro che asporta i cristalli che si sono prodotti nelle parti non desiderate. Una volta ottenuta la cristallizzazione ideale, la statuetta viene lasciata al sole per qualche giorno.

Un corpo estraneo (foglia, penna di uccello, ramo di pianta ecc..) che cade accidentalmente nei bacini salanti, viene aggredito dal sale in fase di cristallizzazione. Il sale attacca il corpo ed inizia a prodursi in cristalli prismatici, con lati e spigoli perfetti che possono raggiungere fino a 4 cm di lato.

Questi agglomerati cristallini si chiamano pigne e costituiscono la salvaguardia della purezza del sale in quanto tengono separati in questo modo i corpi estranei dal sale prodotto dalla salina: quando un salinaro trova una pigna sa che nel suo interno si trova un corpo estraneo e la separa dal raccolto.